Scrivere idee nuove

Perdonami Uomo

Perdonami uomo,

perdonami donna,

perdonami bambina,

perdonami bambino.

Perdonatemi, vi prego

Avete viaggiato percorrendo distanze oltre a quelle che potevate misurare all’orizzonte dei vostri occhi, venite da lontano, venite da vicino, poco importa, venite solo perché da “oltre una sbarra di ferro”, vi siete imbarcati nelle zattere dei mercenari al soldo dei governi, vi siete stipati fino a morirne asfissiati, all’interno di una stiva, nei containers, nei camions guidati da chi era stato pagato

un soldo.

Fuori era tutto silenzio.

Avete accettato l’umiliazione dei nostri recinti, delle nostre pulizie corporali, dei nostri controlli sanitari pur di passare oltre una linea.

Perdonami uomo, perché delle vostre vite abbiamo tirato le somme, le sottrazioni, discusso il destino, tuttora le annotiamo sulla nostra

carta sporca

e a voi, che dovete ancora partire, non vi abbiamo interpellato.

Perdonami uomo se non combatto con forza

contro chi sulle vostre vite costruisce un senso, forse l’unico, da dare alla propria.

Perdonami uomo se non combatto con forza

contro chi sulle vostre vite costruisce il proprio fallimento, ingannando se stesso.

Perdonami uomo, se la pietà delle mie parole non basta.

Perdonami Tu figlio dell’Uomo, se ogni giorno ancora edifico la tua croce.

Forgive me man,

forgive me, woman,

forgive me baby,

forgive me baby.

Please forgive me

You traveled along distances beyond those you could measure on the horizon of your eyes, come from afar, come up close, it does not matter, come only because from “beyond an iron bar”, you boarded the rafts of mercenaries in the pay of Governments, you’ve crammed them to death asphyxiated, inside a hold, in containers, in trucks led by those who had been paid

a penny.

All was silent outside.

You have accepted the humiliation of our pens, our body cleanings, our health checks to pass over a line.

Forgive me man, because of your lives we have drawn the sums, the subtractions, discussed the destiny, we still note them on our

dirty paper

and to you, who are yet to leave, we have not asked you.

Forgive me man if I do not fight hard

against those who build on your lives a sense, perhaps the only one, to give to their own.

Forgive me man if I do not fight hard

against who on your lives builds his own failure, deceiving himself.

Forgive me man, if the piety of my words is not enough.

Forgive me You son of Man, if every day I still build your cross

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2 Comments

  1. JESUS di BETLEMME E NAZARETH

    CariSSSimo ITALIOTA,

    a me non sembri “idIOTA” ma semplicemente un “ITALIano”
    ma non un “italiano qualunque”, tanto per capirci…non uno di quelli che vedono i programmi demenziali, di quelli che credono ancora alle promesse elettorali, di quelli, la cui cultura media si ferma alle ultime puntate di beautiful o all’ultima recensione di Visto, di quelli che essendo in tre in famiglia pesano in totale 320 Kg per una altezza complessiva 3900 Cm (con i tacchi della signora) e si riempiono il carrello di merendine fac-simile del “Bianco Mulino” del discount e che senti dire (dalle parti di Roma): marito: a mò che magnamo stasera?
    moglie: che no’ovedi che ho preso lamburghere de soia così stamo un po a dieta…lo dice pure “Maria” in televisione…..
    marito: Va bè ma poi che se magnamo insieme?
    moglie: du foje dinsalata
    figlio: (di otto anni 1,10×85): a mà e fa le patate fritte e poi vojo pure er tiramesù….
    marito: e accontenta sto ragazzino no?!
    moglie: va bè va… neanche a me mannava l’insalata…. sai che cè, poso l’amburghere de soja e co li stessi sordi ce piamo unkilo de wiustere….
    ……a Ma e per dorce vojo er tiramesù eh…..
    ECCO caro Italiota TU non appartieni a questa “razza” di italiani, che negli anni settanta da ragazzi “emancipati” “hanno lottato” “per il 6 politico” …. ora sono genitori e ai figli trasmettono tutta la loro “cultura” ed educazione….poi si incazzano che il Pronto Soccorso non funziona portando la maglie obesa che respira dar “culo” perchè in bocca è rimasta strozzata da na “sarciccia” …..
    Tu non sei uno di loro che ti incazzi perchè tua moglie “non ti ha pagato la carta prepagata” per l’abbonamento della tua squadra del cuore….che ormai, visto la disoccupazione giocano dal Mercoledì alla Domenica… Il lunedì (cazzo si scopa) ma il martedì se fanno i pronostici…..
    Tu non sei uno di loro che quando ci sono le elezioni “si fanno tutte le cenette” pre-elettoriali e promettono voti a tutti…. e poi, o non vanno a votare (perchè si sono sentiti male o perchè gli è morta qualche zia) oppure dentro al seggio dicono: voto l’amico der vigile che ma fatto toje la multa…alla faccia de quelli che manno pagato le cene…) …. e se qualcuno di loro “viene scoperto del doppio gioco”….la risposta è semplice: non ti preoccupare, stai tranquillo io voto te….so annato li perchè “dovevo fa nummero” sai un favore a na mico mio….
    potrei continuare….ma mi allungo….vado solo all’ultima categoria, quelli dei “leccaculo”….. una parola in cui hai detto tutto!!!!
    Tu caro Amico sei uno che pensa, che crede nella salvezza dell’Umanità, nella uguaglianza dei diritti, dove la Tua Patria è il Mondo e il Mondo è la Patria di Tutti…. dove non esistono profughi, dove ogni persona abbia la stessa dignità, dove chi governa ha la responsabilità del compito affidatogli e non sia sottoposto a nessuno (neanche a se stesso)….
    Tu caro amico sarai il 10% degli Italiani “votanti” (+ o -) il resto “sono loro”…. quelli di cui sopra!!!

    Per finire, caro ITALIOTA, spero non crederai che il mio nome sia quello qui scritto…. come sono certo che “certe persone” hanno ben altro che fare…al massimo scrive il loro U.S. (Ufficio Stampa)….
    però alla fine desidero firmarmi con il “mio vero nome”
    Giorgius Mario BERGOGLIO (ahahahahahahahahah)

  2. Carissimo Giorgio,
    avrebbe detto, ha detto Qualcuno “I have a dream”.
    Noi tutti abbiamo un sogno che ci accomuna,
    lo sento.
    Quello di essere semplicemente uomini liberi senza barriera di alcun tipo
    a dividerci.
    Ogni barriera è creata dall’uomo quando è solo ed è impaurito e con quella pensa di difendersi
    dal resto dell’umanità.
    Sia essa la linea di un confine di Stato, sia essa un ceto sociale di appartenenza, sia essa
    il colore della pelle,
    è la paura di chi è solo.
    Amico mio, ti saluto, ho finito ora di lavorare a un preventivo ed è già domenica.

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